Domenica don Federico ha salutato la comunità del SS.Redentore celebrando l’Eucarestia insieme a tanti parrocchiani che hanno voluto ringraziare il Signore per il grande dono che il Signore ci ha fatto per i tre anni vissuti assieme al suo parroco. Una celebrazione sentita e partecipata che ha fatto da preludio ad un momento conviviale dove festosamente abbiamo ripercorso le tappe di questo cammino insieme con la visione di qualche foto sorseggiando un aperitivo.
Un grande ringraziamento a don Federico che si è tanto speso per la nostra comunità e ci ha guidato con amorevolezza in questo, seppur breve ma importante passaggio del nostro cammino di fede.
Sabato saremo presenti all’ingresso di don Federico nella sua nuova comunità di Pinarella-Tagliata e subito domenica 25/9/15 saremo ansiosi di dare il nostro benvenuto a don Alberto Brunelli.
Di seguito il saluto fatto da due parrocchiani a nome della comunità:
- Caro Don Federico, non è facile salutarti oggi, perché non siamo pronti a lasciarti andare verso altra destinazione, ma invochiamo lo Spirito perché ci aiuti ad affrontare questo distacco.
La tua presenza in mezzo a noi, seppur breve, è stata luminosa e credo di parlare a nome di tutta la comunità, lascia un segno indelebile in ognuno di noi.
La tua disponibilità, la tua accoglienza, l’andare verso tutti, dai più piccoli agli adulti, agli anziani, sempre con una parola di conforto, di incoraggiamento, di speranza, di consiglio, ha toccato i nostri cuori e credo, per alcuni di noi, ha messo in moto un profondo cambiamento nelle nostre vite.
Lo spirito di servizio che hai sempre testimoniato, rendendoti disponibile anche per i lavori più umili ma necessari in tanti ambiti della vita parrocchiale, ha reso forte e vivo il messaggio evangelico che hai sempre annunciato con grande semplicità ma in modo efficace.
Penso in particolare alla tua presenza all’interno del gruppo giovani, dove tantissimo hai dato e fatto per svegliare le coscienze dei nostri ragazzi e fargli sperimentare che c’è più gioia nel dare che non nel ricevere.
Ci hai fatto riscoprire la gioia dello stare insieme in modo semplice, giocando, guardando un film, facendo una biciclettata!!
E anche quando qualche volta ti sei arrabbiato e hai alzato la voce, a torto o a ragione non importa, sei sempre tornato umilmente a chiedere scusa. Non puoi immaginare quanto questo abbia significato per noi!!
Riporto alcune frasi che abbiamo ascoltato durante la meditazione del venerdì 25 settembre relativamente al Sacramento dell’ordine:
“Se lo fanno col potere dello Spirito Santo in nome di Dio e con amore, i ministri scelti e consacrati per il servizio di pascere il gregge del Signore prolungano nel tempo la presenza di Gesù.”
Ancora: “Coloro che sono ordinati sono posti a capo della comunità. Sono a capo sì, però per Gesù significa porre la propria autorità al servizio, come Lui stesso ha mostrato ai discepoli.”
E ancora: “In forza del sacramento dell’Ordine, il ministro dedica tutto se stesso alla propria comunità e la ama con tutto il cuore: è la sua famiglia…….”
Don Federico tu hai servito e amato la nostra comunità del Redentore, come Il Padre fa con i propri figli e noi siamo e saremo eternamente grati al Signore per il dono grande che ci fatto della tua presenza in mezzo a noi.
L’augurio che di cuore ti porgiamo è che tu possa essere sempre esempio vero del Vangelo che annunci, così come lo sei stato per noi. L’augurio che rivolgo alla nostra comunità è che sappiamo far fruttare quanto di bello, buono e grande tu ci lasci in eredità.
Ti accompagniamo con la preghiera e chiediamo a te di pregare il Padre affinchè sappiamo continuare sulla strada che tu ci hai insegnato.
Con affetto la comunità del SS.Redentore.
- Nella vita di un cristiano ci sono momenti importanti, o per meglio dire ci sono momenti fondamentali. La fede viene messa alla prova tutti i giorni, talvolta d’improvviso ci sono momenti dove ci si interroga severamente su due domande: Quale direzione sto prendendo? Quanto è forte la mia fede?
Beh don Fede, il gioco di parole è strettamente voluto, tu forse sei riuscito a darci una risposta ad entrambe le domande. Quando sei arrivato la nostra comunità veniva da un lungo periodo di guida di don Fulvio, quindi altri carismi, altri ritmi, altre direzioni e volontà, sempre, sia ben chiaro, in un retto cammino spirituale volto alla piena comunione con Nostro Signore ma è invitabile che forse si rischiava di “abituarsi”, di non mettersi più alla prova, forse dando tante cose per scontate.
In questo caso la direzione rischiava di essere segnata, troppo sicura; ai nostri occhi poteva andare tutto bene o tutto male o peggio ancora, bene così e amen; quindi se non sei costantemente “sul pezzo” rischi di addormentarti, di non crescere, e non desideri cambiare più nulla perché quello che hai ti basta e ti rassicura, ma la fede ha bisogno di essere alimentata, di essere messa alla prova, di essere sostenuta non rassicurata, il talento va investito, non sepolto. Allora il Signore ha pensato bene di intervenire e di mandarci don Fede! Cosa c’è di più destabilizzante per una comunità, per un popolo, che sta a suo modo bene, che ha i suoi ritmi e le sue abitudini, che ha le sue sicurezze che cambiargli la guida? Ma il Signore vuole sempre il nostro bene, di tutti, e ci aveva visto lungo anche stavolta. Ci ha donato una guida che nel suo Nome è apparsa nuova, è entrata piano e dolcemente nei nostri cuori e ha saputo toccare quei punti addormentati, risvegliandoli e mettendo in gioco una rinnovata volontà , come? Aggiustando, badate bene non cambiando, la direzione, senza cancellare o togliere il buono che, un po’ autostimandoci, la comunità del SS.Redentore possiede. Ed insieme con nuova energia e sapienza abbiamo intrapreso una nuova parte della nostra vita comunitaria.
Il bello è stato misurarsi, constatare che alcune cose erano diverse, porsi delle domande ed insieme provarci. Facile? No, ma stimolante e bello e la fede ritrova vigore.
Ma arriva l’altro momento in cui un buon cristiano si domanda, dopo il bello e l’entusiasmo della novità, quanto questa mia fede è forte? E lì il Signore torna a metterci lo zampino.
Piccolo preambolo. Penso che la parrocchia del SS.Redentore sia stata fortunata. Tutti i pastori che si sono succeduti alla sua guida hanno saputo donare alla comunità carismi veri, forti e ricchi di fede, che hanno plasmato una comunità bella, unica ed originale, come piace a papa Francesco e a suo modo robusta. Ma resta, senza ombra di dubbio, che il passaggio di consegne, il cambiamento di chi sta al timone sia sempre un passaggio critico per ogni credente, laico o presbitero.
Immaginiamo, o ci piace immaginare, che neanche per te Don sia facile, la malinconia ci avvolge i cuori, perché l’affetto che abbiamo provato è stato sincero e profondo. L’amicizia cristiana è nata!, ci siamo reciprocamente conosciuti e voluti bene, abbiamo apprezzato la tua contemporanea pazienza e risolutezza, ci siamo affidati a te e al Signore per portare avanti il nostro cammino ed aggiustare la direzione. Tutto troppo bello? Tutto troppo facile? “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà.” il Signore non lascia mai nulla al caso, non vuole mai il male per i suoi figli, e ha deciso che forse adesso fosse il momento di provare la nostra fede, quella che però ci fa dire senza paura che il Signore è sempre con noi!
Scontate le considerazioni
che adesso non basterà suonare il campanello di via Enrico Fermi 10 per trovarti,
che avremmo voluto averti qui per altri 6,7 anni e magari invecchiare insieme, sicuri, nei nostri e tuoi ritmi e abitudini,
che è troppo presto salutarci,
che non è giusto,
che qui che là,
però dobbiamo sapere che le vie del Signore non sono le nostre, che Lui, tramite te, ci ha donato e fatto prendere consapevolezza della nostra FEDE, allora preghiamo, affidiamoci a Lui e lasciamoci guidare in modo che le nostre debolezze umane possano svanire e lasciare spazio a quella luce , gioia e speranza che sa darti una fede forte e viva!
Don Fe, ti ringraziamo per quello che hai saputo donarci con la tua fede, per le risposta che hai saputo darci a quelle due domande che ogni cristiano si deve fare e che vanno tenute ben presenti ogni giorno, tu sei stato parte fondamentale di queste risposte, e penso che per un parroco sia il regalo più bello che il Signore possa fargli. L’altro grande regalo che il Signore ci e ti ha fatto è stato donarti al SS. Redentore per qualche anno, dove entrambi, sperando di non fare peccato di presunzione, abbiamo saputo far crescere la Fede vera insieme e adesso, sostenuti dalla Spirito Santo, possiamo accogliere questa scelta con gioia e serenità. Sarai nelle nostre preghiere, che ti saranno molto più vicine che il campanello di via Enrico Fermi 10, buon viaggio, conta pure su di noi e ricorda, questa è una minaccia prettamente umana, non ti libererai così facilmente del SS. Redentore!
Eh così … finisce qui…No, non finisce qui….da buon camminatore questa è strada fatta insieme, e i passi fatti insieme rimarranno sempre nei nostri cuori.